Cosa facciamo

Kurdistan Iracheno: un ponte di speranza

Per salvare i piccoli cardiopatici del Kurdistan Iracheno, la cui unica possibilità di salvezza è un intervento cardiochirurgico all’estero, nel 2010 abbiamo creato un ponte di speranza in collaborazione con “Iniziative di Solidarietà onlus”, associazione senese attiva nella Regione dal 1997.

Nella Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno la situazione sanitaria è molto critica: mancano attrezzature e personale specializzato; la guerra e la grave incertezza politica della zona non fanno che peggiorare la situazione, anche a causa del grande flusso di profughi provenienti dalla Siria che necessitano di assistenza e cure.

Grazie alla collaborazione di Iniziative di Solidarietà onlus e del Governo della Regione del Kurdistan Iracheno, che sostiene i costi dei voli dei piccoli pazienti, abbiamo fatto arrivare, ospitato e fatto operare una settantina di bambini e ragazzi.

Dal 2018 ospitiamo a San Donato Milanese anche il dottor Mahmood Sh. Hafdhullah, medico curdo dell’Ospedale di Duhok, che si trova in Italia per un periodo di formazione.

Il dottor Mahmood Sh. Hafdhullah, dell’ospedale di Duhok, è uno dei protagonisti della rete solidale che ci permette di portare, tanti piccoli del Kurdistan Iracheno in Italia per l’intervento salvavita. Lo abbiamo conosciuto ad aprile quando si è resa necessaria la sua presenza per accompagnare il piccolo Pawan, di soli 4 mesi, viste le condizioni particolarmente critiche del piccolo, la cui situazione si è positivamente risolta.

La consapevolezza di poter contribuire ad aiutare questo popolo oppresso dalla guerra, portando la salvezza ai piccoli malati di cuore, ci fa sentire molto orgogliosi dei nostri sostenitori e dei nostri volontari.

Nella Regione del Kurdistan Iracheno ci sono alcuni ospedali, ma ormai mancano personale specializzato e attrezzature.

Quando arriva in ospedale un bambino con un problema cardiaco, non operabile nel nostro paese, si mette subito in moto la macchina della solidarietà: l’Associazione Iniziative di Solidarietà onlus si occupa degli aspetti logistici e della richiesta dei visti, mentre Cuore Fratello tiene i contatti con questa associazione, con il Policlinico San Donato, raccoglie i fondi per l’intervento e la permanenza e preallerta i suoi volontari, perché sia tutto pronto all’arrivo del piccolo paziente e della mamma che lo accompagna.

Spesso per queste donne si tratta del primo viaggio nella vita e si trovano molto spiazzate nel dover affrontare questa situazione: per questo il supporto dei volontari è fondamentale. Qualcuna di loro pensa addirittura che in tutto il mondo si parli il curdo.

Non c’è alternativa ad un viaggio all’estero per questi piccoli pazienti.

Tra il 2007 e il 2014, quando l’ISIS ha cominciato ad occupare ampi territori in Iraq e in Siria e a costruire roccaforti vicino ai confini della Regione Curda (come a Mosul, da cui sono partiti numerosi attacchi in Kurdistan), la situazione sanitaria è peggiorata ulteriormente.

All’inizio della guerra, il Governo Centrale Iracheno ha tagliato le forniture sanitarie alla Regione Curda e ora si trovano ad affrontare questa situazione di carenza non solo i suoi sei milioni di abitanti, ma anche due milioni di sfollati interni e rifugiati dall’Iraq e dalla Siria.

Migliaia di tonnellate di residui esplosivi lasciati dalle guerre che si sono susseguite senza sosta negli ultimi quarant’anni e i bombardamenti e gli attacchi ai villaggi di confine provocano ogni giorno morti e feriti: i centri di riabilitazione sono presi d’assalto da civili e militari, soprattutto dopo che i Peshmerga (volontari resistenza curda) si sono uniti alla coalizione per sconfiggere l’ISIS.

Dott. Mahmood Sh. Hafdhullah

San Donato Milanese, settembre 2018

Aiutaci a garantire le cure ai bambini del Kurdistan Iracheno colpiti da patologie cardiache. Insieme doneremo loro un nuovo futuro!